Storia di vita vissuta

Ho avuto la fortuna in questi ultimi anni di conoscere persone di grande valore, umano e professionale, e di avere imparato molto, per mia fortuna. Tra queste Antonio Comerci, è stato per due anni il mio direttore durante la mia esperienza al mensile l’Informatore di Unicoop Firenze. Mi ha conosciuta tramite il mio curriculum, e nonostante non fosse un curriculum eccezionale, anzi, diciamo piuttosto banale, mi ha dato una possibilità. Ed è stato per me fondamentale, ho imparato con lui a scrivere un articolo, che è differente dal sapere scrivere bene, ho imparato a fare un’intervista o a trovare un argomento che potesse interessare il lettore e allo stesso tempo essere di facile lettura e comprensione. Ho imparato a chiedere consiglio, a essere rimproverata al momento giusto e valorizzata alla stesso tempo. Sono stati i due anni di collaborazione più interessanti che abbia mai avuto la possibilità di sperimentare. In questi giorni ho saputo per caso che il mio ex direttore, ormai in pensione, aggiungo purtroppo, aveva scritto un libro e così sono andata a comprarlo. Il libro, che si intitola “Per strade meno battute. Racconto di una vita breve”, edito da Mauro Pagliai editore, è la storia della sua vita legata indissolubilmente a quella della moglie scomparsa da poco a causa di un tumore. Vite normali, storie di percorsi lavorativi faticosi ma densi di soddisfazioni che prima o poi arrivano nella vita. La signora Gabriella è una mamma attraverso un percorso non facile e banale come succede alla maggior parte delle persone, è la storia di un medico e di donna malata che attraversa momenti difficili fino alla prematura scomparsa. Ciò che mi ha colpito è l’amore che si avverte e si percepisce in questo racconto familiare, avvenimenti all’apparenza banali ma gestiti con affetto e una cura amorevole che non sono mai scontati. E se alla domanda “Come stai?”, dopo un percorso di malattia sofferenza e perdita, la risposta è “Non lo so”, l’autore dimostra ancora una volta la sua sensibilità e il suo grande affetto verso la compagna di una vita, della quale sente la mancanza e con la quale avrebbe potuto vivere altri anni felici insieme. Una lettura piacevole, mai noiosa. Una storia bella da raccontare nonostante la sofferenza, ricca come afferma l’autore di impegno, lavoro, amicizie, viaggi letture e arte. Una bella vita che vale sempre la pena di vivere.

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Valentina

Mamma, moglie, giornalista per passione. Laureata in Storia e Tutela dei Beni Artistici a Firenze, appassionata di politica, sono impiegata dai tempi dell’università nella grande distribuzione. Iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Toscana ho collaborato con testate locali e con l’Informatore di Unicoop Firenze.

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