La Via della Lana e della Seta compie un anno
Da Prato, passando attraverso gli antiche borghi dell’Appennino tosco-emiliano fino ad arrivare a Bologna. È questo il percorso che si può fare alla scoperta della Via della Lana e della Seta, inaugurato la scorsa estate e che tra poco compierà un anno. Ed è proprio l’estate il periodo migliore per godersi il paesaggio e la natura dell’Appennino. Sono 130 i chilometri che dividono Prato da Bologna e sono dodici i comuni attraversati dal percorso individuato dagli esperti. Vaiano, Vernio, Castiglione dei Pepoli, Grizzana Morandi e Sasso Marconi le tappe principali. Un percorso non solo naturalistico ma anche storico ed enogastronomico. Prato è stata per secoli la città del tessile, il Cavalciotto di Prato risale all’XI secolo ed è uno dei principali esempi di archeologia industriale. Sempre in provincia di Prato continuando a camminare si può ammirare il Massiccio della Calvana con il suo Poggio Cocolla da dove si vede Monte Morello, la piana fiorentina e la valle del Bisenzio. Il percorso da naturale diventa storico artistico e arrivati a Vaiano si trova la Badia di San Salvatore. Eretta dai benedettini nel IX secolo conserva ancora decorazioni e stemmi antichi. Continuando il nostro cammino si arriva a Montepiano dove la Badia di Santa Maria si presenta con all’interno affreschi datati fine 1200. Le montagne che dividono la Toscana dall’Emilia Romagna sono state durante la seconda guerra mondiale teatro importante di scontri sanguinari, istituito nel 2003 il Parco Memoriale della Linea Gotica è un museo all’aria aperta a testimonianza degli orrori della guerra e a ricordo dei tantissimi caduti. È aperto tutto l’anno ed è accessibile a ingresso libero. Arrivando a Bologna non si può non fermarci ad ammirare le meraviglie artistiche racchiuse in Piazza Maggiore e in tutta la città emiliana, e, proseguendo alla scoperta della provincia di Bologna, si trovano altri luoghi con tante curiosità. La Chiusa di Casalecchio di Reno, ad esempio, che altro non è che la più antica opera idraulica d’Europa usata ininterrottamente nei secoli, o proseguendo per Sasso Marconi dove si può visitare il Ponte di Vizzano. Ponte sospeso che collega le due parti del Reno, ricostruito nel 1949, e l’ultimo risalente all’epoca romana, da qui passava la strada che collegava Roma e Firenze a Bologna. Per concludere questo viaggio insolito alla scoperta del nostro Appennino prima di far ritorno al punto di partenza, Prato, non possono mancare due luoghi importanti da visitare, Palazzo De’ Rossi a Pontecchio Marconi, luogo che ospitò personaggi come Torquato Tasso e Papa Giulio II, e la Casa Museo Giorgio Morandi a Grizzana Morandi. Alla scoperta di paesaggi diversi dai soliti attraverso un itinerario che ci permette di scoprire la natura e le bellezze dei nostri luoghi.
www.viadellalanaedellaseta.com
Valentina Vespi
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